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Echinacea, difese a 1.000

mercoledì 28 agosto 2024

Con l’echinacea si può riempire il giardino: nei Centri di Giardinaggio da giugno a ottobre potete trovare decine di varietà, di tutte le taglie (da 30 a 100 cm) e colori (bianco, giallo, arancione, rosso, rosa, verde), anche a fiore doppio o con doppio disco. È una margheritona decisamente di moda, e con tutto il diritto di esserlo: riempie un’aiuola, ma fa anche da bordura del vialetto e perfino, nelle cultivar più alte, da sfondo addossato alla recinzione. Se vi piace l’abbinamento cromatico, potete accostare le varie echinacee alle rudbeckie a fiori gialli o marroni, sempre grandi margherite ma portate da steli leggermente più bassi.

Com’è fatta l’echinacea

L’echinacea (la più efficace in erboristeria è Echinacea purpurea, ma ci sono anche E. pallida, E. angustifolia) è un’erbacea perenne dalle foglie basali grandi, lanceolate e allungate, ruvide per la presenza di corti peli rigidi. Attenzione: le varietà sono molto meno efficaci ai fini fitoterapici rispetto alle specie.

A partire dall’inizio di agosto forma gli steli fiorali, eretti e resistenti, alti tra 80 cm e 1,5 m (E. purpurea). All’apice si schiudono grandi infiorescenze a forma di margherita, di 12-15 cm di diametro, color rosa carico nella specie, che diviene bianco, rosa pallido, porpora o verde nelle varietà. La fioritura, eliminando man mano gli steli appassiti, può prolungarsi fino all’inizio di ottobre.

È assai gradita alle api e agli altri insetti impollinatori.

Facilissima da coltivare

Pianta perenne, robusta e rustica, ama grandi spazi e tranquillità: una volta scelta la posizione (in pieno sole al Nord, a mezz’ombra o leggera ombra al Sud), lasciatela crescere indisturbata. In realtà, resiste benissimo al gelo (in novembre la parte aerea scompare e le radici resistono fino a –20 °C), ma non ama molto il caldo, né le zone costiere: è quindi più indicata per la montagna o collina, che per la pianura o, peggio, il mare.

Il terreno deve essere soffice e fresco, fertile e ricco di humus, lavorato con cura (ma tollera anche la presenza di sassi e ghiaia) e un po’ umido ma ben drenato. Va annaffiata bene solo nella prima estate dopo l’impianto; nelle successive si bagna solo se non piove da tempo. Si concima in novembre e in maggio con stallatico secco; se però non la usate per le tisane ma solo per bellezza, in primavera sostituite il concime organico con uno granulare per arbusti da fiore, reperibile nei Centri Giardinaggio.

Tagliate in basso, a 10 cm, ogni stelo che è già sfiorito, per stimolare il prosieguo della fioritura. In novembre la parte aerea si secca: tagliatela a 20 cm d’altezza e lasciate i residui tutt’intorno al cespo a pacciamarlo. Alla fine di marzo potete tagliare a 5 cm gli steli secchi rimasti: poco dopo spunteranno le nuove foglie.

In vaso la resa in termini di quantità dei fiori e durata della fioritura è piuttosto scarsa, a causa dell’apparato radicale molto sviluppato. Il contenitore deve misurare almeno 24 cm di diametro per una singola pianta; deve contenere un buon terriccio per piante da fiore, che va annaffiato e concimato regolarmente per tutta la stagione. Il rinvaso si effettua ad anni alterni, in aprile, in 1-2 misure in più.

Perché l’echinacea fa bene

L’echinacea la si potrebbe definire la “regina dell’inverno” perché, se assunta a partire dalla metà di settembre, rende un pallido ricordo i “mammoni” influenzali invernali: nei soggetti più robusti impedisce proprio l’instaurarsi dell’infezione, mentre in quelli più deboli riduce a poca cosa, raffreddori, febbri e bronchiti.

Grazie alle sue proprietà immunostimolanti è una delle piante medicinali più utilizzate in fitoterapia. Possiede infatti la capacità, confermata da studi farmacologici, di aumentare la resistenza alle infezioni. In particolare questa pianta si è dimostrata particolarmente utile negli stati influenzali e nella prevenzione delle malattie da raffreddamento. Ha una potente azione antivirale ed è indicata nella prevenzione e nella cura di raffreddore, influenza, herpes, bronchiti e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario. Infine ha un buon potere cicatrizzante, in caso di ferite e piaghe.

Come si raccoglie

Dell’echinacea si utilizzano principalmente le radici delle piante di almeno 3-4 anni d’età: si estirpano in novembre-dicembre, al riposo della pianta; si puliscono bene, si lasciano asciugare in luogo ventilato e asciutto e, quando sono ben secche, si tritano per conservarle in barattoli di vetro.

Dalla radice si ottengono attraverso procedure erboristiche l’estratto secco e la tintura madre.

Si possono impiegare anche le foglie, da raccogliere fra giugno e agosto, essiccare su graticci all’ombra, spezzettare e conservare in barattoli di vetro o sacchetti di carta al buio.

Ricette erboristiche con l’echinacea

In caso di mal di gola: 30 gocce di tintura di echinacea in un bicchiere d’acqua calda, lasciate appena intiepidire e utilizzate per sciacqui e gargarismi 3-4 volte al giorno.

Contro il raffreddore: 2 g di radice secca frantumata in una tazza d’acqua fredda, fate bollire per 10 minuti. Lasciate ancora in infusione per 5 minuti, filtrate e bevete senza dolcificare, 3-4 tazze al giorno lontano dai pasti.

Contro l’influenza: 3 g di radice secca frantumata bolliti in una tazza d’acqua per 15 minuti, filtrate e bevete caldo ma non bollente senza dolcificare, 3 tazze al giorno lontano dai pasti.

In presenza di bronchite: 30 gocce di tintura in un bicchiere d’acqua tiepida, bevete dopo aver mescolato, 3 volte al giorno lontano dai pasti.

Per sanare ferite, piccole ustioni e geloni: preparate una pomata mescolando 50 gocce di tintura di echinacea con 90 g di lanolina, conservate in un barattolo ben chiuso in frigo. Al bisogno, applicate una piccola dose di pomata sulla parte lesa, fino a 5 volte al giorno.

Per stimolare le difese immunitarie: macerate in 1 l d’acqua fredda per 4 ore 40 g di radice di echinacea, 30 g di rami di equiseto e 30 g di radice di eleuterococco. Poi fate bollire per 3 minuti e lasciate in infusione per 15 minuti. Filtrate e bevete una tazza dopo i pasti per 2 mesi.

Cosmesi con l’echinacea

Contro le smagliature: macerate 100 g di radice secca tritata di echinacea in 1 l d’acqua fredda per 8 ore. Filtrate spremendo bene i pezzetti di radice, utilizzate per impacchi sulle parti interessate, da applicare 2 volte al giorno per 30 minuti. Il macerato va preparato nuovamente ogni giorno.

In caso di ferite in giardino: per arrestare rapidamente il sangue e facilitare una rapida cicatrizzazione prendete 5-6 foglie fresche di echinacea, lavatele, asciugatele e pestatele in un mortaio. Ponete la poltiglia di foglie e succo in una garza sterile leggera e applicatela sulla ferita, ripetendo per 2 volte nelle 24 ore.

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