Per voi l’edera è una bella pianta decorativa, ricadente da interni, oppure ornamentale da balcone, o anche coprente per recinzioni e gazebi? Forse non sapete che è anche ricca di virtù officinali, utilizzandone però solo le foglie: se le belle bacche nerastre vi tentano, tenete presente che sono molto velenose, anche se in passato venivano usate come energico purgante! Le foglie invece non hanno sostanze tossiche: vi consigliamo comunque di rispettare le dosi consigliate, e vi suggeriamo solo impieghi esterni.
Foglie e fiori di edera
Poiché le foglie contengono saponosidi (ederina), acido caffeico e clorogenico, estrogeni e flavonoidi, sviluppano un’azione drenante, espettorante (nei secoli scorsi le foglie erano uno dei principali componenti degli sciroppi contro la tosse), antinevralgica, antireumatica, analgesica, emmenagoga. Inoltre, per uso esterno drenano i liquidi in eccesso, leniscono scottature e piaghe, e vincono i calli.
I fiori invece non hanno proprietà officinali, ma sono particolarmente ambiti dalle api, che ne ricavano il miele d'edera, vera e propria rarità, dal particolarissimo gusto amarognolo che ben si sposa con i dolciumi in genere. Compaiono verso settembre-ottobre, ma solitamente non si notano perché i petali, oltre a essere piccoli, sono di colore verdastro, nonostante le corolle siano riunite in ombrelle, collocate in numero di 2-3 all’apice dei rami.
Facile coltivare l’edera
Un consiglio: se le specie sono poche – Hedera helix, H. canariensis, H. colchica, H. algeriensis ecc. – le varietà che ne sono state ricavate sono decine, diverse per la variegatura e la forma delle foglie e per la taglia, dalla celeberrima ‘Gloire de Marengo’ bicolore come ‘Oro di Bogliasco’ alla tricolore ‘Goldheart’ e tantissime altre. Quindi, nello scegliere nel Centro Giardinaggio quella che fa al caso vostro, abbiate ben chiaro se desiderate una specie da interni, di dimensioni ridotte, oppure una da esterni che potrà allungarsi per metri e metri di recinzione! È vero che tollerano le potature, ma una varietà da esterni sarebbe super-sacrificata in vaso in casa, e viceversa una da interni farebbe poca figura in giardino.
Mettendola in giardino, una volta piantata l'edera richiede ben poche attenzioni, solo qualche cimatura per contenerne lo sviluppo. È infatti una pianta rustica, vigorosa e parca, poco esigente, che fa la gioia dei giardinieri neofiti perché cresce abbastanza in fretta. Basta porla nel posto giusto: all'ombra leggera o all'ombra vera e propria, purché luminosa (quindi contro un muro a nord, est o ovest), in modo da evitare i raggi diretti del sole, soprattutto per le varietà a foglia variegata che perderebbero il loro particolare colore, mentre le varietà a foglia verde sopportano anche il mezzo sole. Una volta scelta la sua posizione, quella dovrà rimanere, senza ulteriori spostamenti.
Si adatta a tutti i terreni, ma preferisce quelli fertili, freschi e alcalini, ragione per la quale cresce tanto bene contro un muro. Prima di piantarla inumidite il terreno. Richiede acqua una volta a settimana in estate, mentre in inverno va annaffiata, solo se non piove, 1-2 volte al mese. In autunno si potano eventuali rami troppo esuberanti, che si possono mettere a radicare in un vaso con torba per ottenere nuove piante. All'inizio dell'estate va concimata bene.
In vaso basta un buon drenaggio sul fondo e un ottimo terriccio per piante verdi. Le annaffiature dovranno essere più frequenti, ma sempre su terriccio asciutto. Un concime liquido per piante verdi è gradito fra marzo e settembre.
Raccoglierla per utilizzarla
Utilizzate di preferenza foglie fresche (possibilmente non da ambienti cittadini), cosa peraltro piuttosto semplice, data la biologia e la disponibilità della pianta. Le foglie, raccolte preferibilmente tra luglio e settembre, vanno sempre pulite con un panno umido. Se non le utilizzate fresche, potete seccarle in un luogo ombroso e aerato, riponendole quindi in un sacchetto di carta.
Ricette erboristiche con l’edera
• Contro la cellulite, rimedio n. 1: tritate 300 g di foglie fresche e mettetele a macerare in un recipiente con 1 l d'olio d'oliva per un mese, in luogo buio e fresco, scuotendo ogni tanto; poi filtrate, imbottigliate e usate l'olio per massaggi quotidiani sulle parti interessate.
• Cellulite, rimedio n. 2: tritate un paio di manciate di foglie fresche e strofinatele con energia sulle parti colpite per almeno 8 minuti ogni giorno.
• Cellulite, rimedio n. 3: mettete a macerare 3-4 manciate di foglie fresche in acqua fredda per 24 ore, poi usate l'acqua e le foglie per frizionare con energia le parti colpite per 10 minuti quotidiani.
• Cellulite, rimedio n. 4: fate bollire a fuoco basso e a recipiente coperto 500 g di foglie fresche tritate in 3 l d’acqua per 2 ore; filtrate, lasciate intiepidire, versate nell’acqua del bagno e immergetevi per 20 minuti.
• Cellulite, prima dei massaggi gettate una manciata di foglie nell'acqua calda del bagno e immergetevi per 15 minuti.
• Cellulite, dopo le frizioni fate un bagno in acqua tiepida con l’aggiunta di 150 g di sali del mar Morto e continuate a massaggiare nell’acqua per 20 minuti con foglie fresche.
• Per far staccare i calli: fate degli impacchi con una garza che racchiude 4 foglie macerate per 2 giorni in mezzo litro di aceto di vino bianco.
• Per dare lucentezza e colore ai capelli scuri: sciacquateli a ogni lavaggio con una tisana preparata bollendo per 10 minuti 50 g di foglie fresche in due litri d'acqua, filtrate e frizionate bene i capelli.