Le fake news, o bufale, sono sempre esistite e oggi, in era di internet e social, si diffondono a macchia d’olio, perfino nel giardinaggio. L’idea di fondo è che si possa risparmiare utilizzando un alimento o un prodotto – deputati a tutt’altra funzione – che si ha già in casa, anziché andare a comprare un prodotto specifico per le piante. Lo scopo è il risparmio, unito alla sfiducia verso la chimica o quanto – anche non chimico – viene dal mondo industriale, sospettando imbrogli o rischi per la salute. La molla è la credulità verso quanto ha detto il vicino di casa, la zia o uno sconosciuto sui social che spaccia per miracolosa una determinata sostanza o operazione. L’intento è quello di ottenere piante bellissime e sane. Ma, ve lo diciamo subito, è una speranza vana.
I prodotti industriali
I prodotti industriali, che siano un concime o un insetticida o fungicida, reperibili nei Centri di Giardinaggio, sono stati studiati dalla Ricerca & Sviluppo aziendale e sono mezzi realmente efficaci per nutrire o difendere le piante senza nuocere loro e, se impiegati come descritto in etichetta, senza nuocere neppure all’uomo, agli animali e all’ambiente. Dietro a qualunque prodotto commerciale ci sono mesi o anni di ricerca e sviluppo, di test, di prove e sperimentazioni, che attestano l’efficacia di quel prodotto e la sua innocuità se ben utilizzato.
Non si può dire la stessa cosa del detersivo per piatti utilizzato come insetticida…
I “concimi” fake news
Le bucce di banana tritate fresche, macerate o essiccate non concimano: servono solo ad attirare moscerini neri e altri insetti, e a produrre cattivo odore e marciumi fungini. È vero che contengono potassio K, ma andrebbero comunque integrate con un concime NP (e i moscerini restano).
Il latte, che sia buono o andato a male, fa come le bucce di banana. Se invece lo utilizzate come lucidante fogliare, in 4-5 mesi tappa i pori (“stomi”) delle foglie compromettendo la fotosintesi (e addio pianta).
I fondi di caffè e le bustine del tè non concimano, ma acidificano la terra: una modica quantità (un fondo o una bustina) a grande intervallo di tempo (almeno ogni 4 mesi) può servire per le piante acidofile; per tutte le altre, invece, altera il pH del substrato senza apportare nutrimento.
Il lievito non concima: apporta però colture fungine che possono favorire l’instaurarsi di patogeni fungini che uccidono la pianta.
Il miele non concima: fornisce un apporto eccessivo di carbonio, del tutto inutile per le piante a livello radicale (assorbono la CO2 dall’aria). In compenso costa un occhio della testa, e sarebbe uno spreco impiegarlo per le piante…
L’acqua della pasta, ovviamente non salata, come il miele apporta amidi, cioè carboidrati, inutilizzabili dalle radici delle piante. E non serve nemmeno per annaffiare, proprio per l’elevato contenuto in amidi che riduce l’assorbimento di acqua da parte delle radici.
La cenere di sola legna (no accendifuoco) è vero che apporta grandi quantità di potassio K e un po’ di fosforo P, ma non contiene azoto. Quindi favorisce la fioritura e la fruttificazione, ma non la crescita delle parti verdi delle piante: va comunque abbinata a un vero concima a base di azoto N.
Gli “insetticidi” fake news
Il detersivo per piatti è nato per i piatti, non per le piante: è a base di sostanze chimiche nocive per tutti gli insetti e tutte le piante, quindi uccide sì gli insetti (api comprese), ma anche le piante trattate. E comunque è un prodotto chimico: perché usarlo al posto di un prodotto chimico o naturale specifico per le piante?
Il tabacco da sigaretta è un insetticida talmente potente che può risultare tossico per le piante, danneggiando le foglie e alterando la fotosintesi clorofilliana; in più non è selettivo e uccide tutte le forme di vita, dalle coccinelle alle api.
L’insetticida in polvere per scarafaggi e formiche è un insetticida, ma è nato per essere sparso lungo i muri, i battiscopa, sottosoglia, non sulle piante: è a base di sostanze molto tossiche che uccidono ogni tipo di insetto e intossicano le piante.
I “diserbanti” fake news
Aceto e sale grosso, disseccano le malerbe nei vialetti, ma alterano la composizione del terreno, rendendolo inospitale per le radici delle piante anche a grande distanza dal sentiero, e ostile verso la fauna utile del suolo (es. i preziosi lombrichi).
L’acqua di bollitura della pasta, salata e bollente, si comporta allo stesso modo, con l’aggravante che stermina all’istante tutti gli animaletti del terreno.