Se pensate ai bulbi dalla fioritura primaverile, vi vengono in mente narcisi, giacinti e tulipani, e basta? Certo, questi sono i più famosi, i più grossi e dal fiore più vistoso. Ma esistono decine di altri piccoli bulbi, meno conosciuti perché producono fiori più ridotti, che si fanno perdonare perché sono veramente abbondantissimi.
Tanti vantaggi con i piccoli bulbi
Oltre a questa differenza macroscopica, fra tulipani & co. e i bulbi piccoli ce n’è una seconda: i primi richiedono “manutenzione”, cioè dopo 3-5 anni vanno estratti per separare i bulbetti nuovi e dare loro spazio per crescere e fiorire. I secondi invece rimarranno per sempre in terra, del giardino o del vaso, perché la moltiplicazione sotterranea permette di naturalizzare i bulbi e avere ogni anno ottime fioriture.
Come per tutti i bulbi, la piantagione è semplice e veloce, le cure successive fino alla fioritura e poi dopo di essa sono ridotte al minimo. I piccoli bulbi, infatti, non richiedono annaffiature (salvo quella all’impianto) accontentandosi delle piogge, né concime (basta il normale concime da giardino sparso in primavera e in autunno), né difesa da malattie e parassiti (perché non vengono attaccati).
In più, i piccoli bulbi meno noti spesso costano meno rispetto ai “fratelli maggiori”, e danno risultati sempre garantiti.
Quali piccoli bulbi mettere
Ve li raccontiamo in ordine di fioritura. Piantate subito i bucaneve (Galanthus nivalis) e i campanellini (Leucojum vernum), piccole candide corolle venate di verde, aperte già a metà gennaio anche sotto la neve, e il piè di gallo (Eranthis nivalis) dai fiori gialli che non temono il gelo. Poi mettete le iris botaniche come Iris danfordiae dai fiori giallo sole e Iris reticulata dai fiori violetti, sbocciati già a metà febbraio. Poco dopo, a fine febbraio-inizio marzo si aprono i crochi (Crocus vernus), in bianco, giallo o lilla. A inizio marzo è il turno degli anemoni, come Anemone blanda dai fiori bianchi, azzurri o viola, e Anemone pulsatilla, dalla corolla porpora scuro con peluria d’argento. A metà marzo si apre la Fritillaria meleagris o bossolo dei dadi, dai fiori a scacchi sul viola-porpora. A fine marzo si schiudono i bulbi dai fiori blu: muscari, scilla, Pushkinia e chionodoxa seppur piccoli possono formare negli anni estesi tappeti color del cielo di montagna (ma anche bianchi nel caso della chionodoxa).
Come piantarli
Dalla piantagione in poi, i piccoli bulbi sono veramente elementari. Vale anche per loro il consiglio di piantarli a una profondità doppia della loro altezza, quindi basta scavare piccole buche con la paletta, volendo anche in linea retta, e coprirli con la terra di scavo pressandola bene. A differenza dei bulbi più grandi, il verso non è fondamentale: anche se l’apice fosse rivolto verso il basso, il bulbo germoglia lo stesso verso l’alto. Poi si annaffia bene, si segnala la piantagione con qualche paletto (per evitare di dimenticarli e piantare qualcos’altro…) e si aspetta che “pùntino” e fioriscano!
Si possono anche piantare in vaso, con ottimo drenaggio sul fondo e un buon terriccio per piante da fiore, mescolandoli fra loro nello stesso contenitore oppure creando ciotole monospecifiche. Lo spettacolo sarà assicurato!